Linguaggi di programmazione: i più richiesti dalle aziende

Per uno sviluppatore, scegliere un linguaggio di programmazione è sinonimo di scegliere la propria carriera.
Quali linguaggi offrono maggiori opportunità?
In quali bisogna specializzarsi per ricoprire determinate figure in un organico aziendale?
In questo articolo presenteremo una panoramica dei linguaggi più richiesti in ambito aziendale, con qualche consiglio su come abbinarli tra loro per crearsi una professionalità solida e competitiva.
Utilizzeremo i numeri di un’Indagine Statistica del 2021 operata su un ampio campione di aziende internazionali.

I linguaggi di programmazione più richiesti

1) JavaScript

Il primato indiscusso spetta a JavaScript, come emerge dalla maggior parte delle survey e sondaggi di settore. Un linguaggio di scripting versatile e facile da imparare per chi ha già competenze di programmazione, che aiuta a inserire elementi interattivi lato client all’interno di una pagina web. JavaScript viene utilizzato come linguaggio sia di backend sia di frontend, il che lo rende estremamente versatile in diversi tipi di azienda. Può essere utile abbinare JavaScript ad altri linguaggi di sviluppo web, come HTML, CSS e PHP, per gestire il prodotto che si sta sviluppando in modo più consapevole.

Per quali posizioni lavorative

Chi conosce JavaScript lavorerà nello sviluppo back end e front end, che sia per un’azienda nel reparto IT o per lo sviluppo di un prodotto, per un’agenzia o infine come freelance.

2) HTML/CSS

Il secondo posto del podio lo occupa sempre un linguaggio web: HTML è ampiamente usato nello sviluppo web e costituisce un must-have per qualunque professionista. Mentre i blocchi e l’architettura della pagina web sono organizzati in HTML, CSS si occupa della parte visiva, e per questo li abbiamo presentati in combinazione. L’ideale per chi vuole presentarsi come professionista è avere anche delle conoscenze di PHP e JavaScript e possibilmente anche di SQL per completare il quadro.

Per quali posizioni lavorative

Come per JavaScript, lo sviluppatore web esperto in HTML e CSS può lavorare in proprio, per un’agenzia o per un’azienda di diverse dimensioni. Si tratta di una competenza estremamente versatile ma poco competitiva in sé, dato che la possiedono in molti (ecco perché è opportuno espandere il proprio livello di specializzazione).

3) Python

Python è ad oggi uno dei linguaggi di programmazione più completi e universali. Essendo orientato agli oggetti, slegato dal dominio e dotato di una vastissima gamma di librerie e framework, Python può adattarsi a contesti molto diversi tra loro, dall’intelligenza artificiale alla finanza. A fronte della sua utilità, Python si presenta però come un linguaggio che richiede una formazione dedicata e non immediata. Pur essendo intuitivo, consente un grande livello di approfondimento, quindi lo sviluppatore Python migliore è quello che conosce meglio tutte le sfaccettature di questo linguaggio.

Per quali posizioni lavorative

Python è apprezzato dalle aziende perché consente di trasferire un progetto da un team all’altro. Tendenzialmente le compagnie che assumono sviluppatori Python in house sono medio-grandi, e appartenenti a settori diversi: analisi dati, statistica, ricerca scientifica, programmazione software, finanza, machine learning e intelligenza artificiale, o ancora sviluppo di videogiochi.

Altri linguaggi

L’indagine che abbiamo considerato per valutare i linguaggi di programmazione più richiesti dalle aziende prosegue con SQL, utilissimo per figure professionali ibride che si occupano di analisi dati e Business Intelligence. Solo al quinto posto troviamo un colosso come Java, e gli altrettanto celebri Node.js e TypeScript, e dopo di loro il noto C# (C-sharp), simile al concorrente Java e a C++ nella sua sintassi. In generale, uno sviluppatore sceglie in prima istanza la propria area di sviluppo (software, mobile app, web…) e successivamente si specializza in base alle richieste del mercato.

Come scegliere il linguaggio di programmazione migliore per la propria carriera in azienda

Molti neo-sviluppatori si ritrovano tra due fuochi: da un lato acquisire una specializzazione elevata in pochi linguaggi specifici per l’ambito nel quale si vuole lavorare, dall’altro seguire il paradigma “the more, the better” e apprenderne quanti più possibile per risultare delle figure intercambiabili tra reparti e progetti diversi. A questa considerazione se ne aggiunge un’altra, non è detto che il linguaggio più richiesto sul mercato sia quello che fa impennare una carriera. Uno sviluppatore che possiede competenze molto specifiche in un linguaggio anche di nicchia sarà sempre merce rara e potenzialmente potrà ambire a una retribuzione più alta.

La soluzione migliore per chi si appresta a scegliere i codici da imparare è crearsi un’opinione quanto più possibile orientata al mercato del lavoro.

La Tech School di eNetworks

Proprio per questo motivo eNetworks ha sviluppato dei percorsi di approfondimento ad hoc per sviluppatori che vogliono entrare in azienda con delle solide skill sia in ambito tecnico che professionale (hard skill e soft skill): la nostra Tech-School è in grado di veicolare a chi si iscrive non solo una conoscenza specifica dei singoli linguaggi, offrendo la possibilità di ottenere anche le relative certificazioni, ma di fornire anche le informazioni necessarie per scegliere con consapevolezza il proprio percorso professionale.

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