Dal palco al mondo IT: la Generazione Z avanza sempre di più

Anche una kermesse tradizionale come il Festival di Sanremo strizza l’occhio al pubblico più giovane e lascia spazio, nell’edizione 2022, a diversi artisti under 25, di cui due appena maggiorenni. Sicuramente un’abile azione di marketing ma anche un segno evidente: la Generazione Z sta conquistando il mondo… in ogni ambito.

Ma chi sono i ragazzi della Generazione Z?

I ragazzi delle Generazione Z sono nati tra il 1996 e il 2012, i primi a rientrare in questa categoria hanno superato i vent’anni e molti di loro stanno muovendo i primi passi nel mondo del lavoro. Nativi digitali, che probabilmente vi guarderanno perplessi se provate a mostrargli una musicassetta, un floppy disk o un telefono a gettoni, sposano le tematiche green, credono nella diversità come ricchezza e sono attenti al valore dell’inclusione.

I giovani della Generazione Z in eNetworks.

Ne abbiamo parlato con Cinzia Di Sanza, HR Director della società. “La Generazione Z è presente anche in eNetworks: oggi il 14% dei nostri collaboratori ha un’età compresa tra i 20 e i 25 anni”. Alla domanda “Cosa ti colpisce di questi ragazzi?” ci risponde: “Sono un’osservatrice privilegiata: i miei 3 figli appartengono a questa generazione e uno di loro compirà a breve 18 anni. I ragazzi che collaborano con noi sono indubbiamente molto giovani e caratterizzati dalla freschezza e dalla complessità di questa età, hanno un enorme potenziale e una grande capacità di adattamento. Basti pensare a come molti di loro sono stati in grado di adattarsi al cambiamento radicale di questo periodo: sono passati da una formazione classica in presenza ad una didattica a distanza: un banco di prova per quello che poi diventerà la quotidianità lavorativa, ovvero lo smart working”.

Come è stato il loro ingresso in azienda?

“Il COVID ha avuto sicuramente un forte impatto sia sulla resa scolastica sia sulla loro vita professionale. Alcuni hanno perso la possibilità di intraprendere la prima esperienza lavorativa, altri hanno visto interrotti o messi in pausa gli ultimi anni di istruzione. Molti non hanno avuto accesso agli stage e si sono trovati in attesa di una “seconda chance”. In molte famiglie alcuni membri hanno perso il proprio impiego e questo ha determinato un approccio al mondo lavorativo forse ancora più determinato ma anche denso di paure”.

Che opportunità offre eNetworks ai ragazzi della Generazione Z?

“Il progetto della Tech-School – fortemente voluto da Andrea Casarosa, CEO eNetworks – rappresenta un’opportunità di formazione e di crescita personale, rivolta ai giovani talenti del mondo IT, con un’età compresa tra i 19 e i 25 anni. Grazie al team interdisciplinare che opera all’interno della Tech-School, si affinano e potenziano sia le skill tecniche sia le soft skill, entrambe indispensabili per chi si addentra nel mondo del lavoro. Al termine di questo percorso, i ragazzi vengono affiancati nell’inserimento di progetti dei nostri partner. Li aiutiamo a comprendere la metodologia e l’importanza di possedere buone capacità di lavorare in team, come relazionarsi al meglio e come instaurare una comunicazione efficace. L’esuberanza va bene, ma è fondamentale conoscere quale sia il registro più idoneo da adottare in ogni situazione”.

C’è una sfida da affrontare quando si lavora con la Generazione Z?

“La sfida da superare – racconta Di Sanza – è il pregiudizio e lo scontro tra generazioni differenti. Nel nostro settore i giovani consulenti lavorano in team con figure senior. Tra le diverse generazioni, oltre a barriere di comunicazione (in primis mi ritrovo ad imparare quotidianamente nuovi vocaboli appartenenti allo slang di questi giovani), c’è un gap di competenze. A volte è necessario mediare tra due posizioni: da un lato, il giovane che presuppone di essere pronto e di possedere le medesime competenze del senior, dall’altro il senior, non sempre disponibile al mentoring intergenerazionale e a fornire supporto ai giovani professionisti”.

Nonostante questo, crediamo che la differenza anagrafica debba rappresentare un valore aggiunto. Nella Generazione Z non risiede unicamente un insieme di ragazzi di giovane età con il desiderio di affrontare nuove sfide ma vere e proprie risorse in grado di osservare ed interpretare il mondo con occhi nuovi, rivolti al cambiamento e all’innovazione. Caratteristiche da cui è difficile non farsi ispirare!

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