Luca Cassarà, Senior UX/UI Designer
Da quanto tempo lavori in eNetworks e com’è stata la tua esperienza in questi anni?
Sono un collaboratore eNetworks dal 2017 e mi ritengo molto soddisfatto della mia esperienza. Non mi sono mai sentito un semplice numero, come spesso accade nelle grandi aziende, al contrario ho sempre goduto di un canale di comunicazione diretto con tutti: dal CEO alla divisione HR, ai miei colleghi. Nonostante le responsabilità e i ruoli ben definiti, ho sempre trovato disponibilità al dialogo e al confronto e ritengo che questo sia un punto di forza soprattutto nel lavoro in consulenza, perché è importante sentirsi parte di un gruppo. Ciò mi ha permesso di dare il meglio a livello operativo e di vivere un’esperienza assolutamente positiva e gratificante.
C’è un progetto di cui sei particolarmente orgoglioso?
Se penso ad una sfida in particolare, forse è vero che “il primo progetto non si scorda mai”. Dopo il mio primo anno in eNetworks ho iniziato a collaborare con un partner di livello internazionale nell’ambito TELCO, realizzando l’Area Clienti ex-novo.
Negli anni il progetto è diventato più complesso e ad oggi mi occupo dell’Area Selfcare web, dell’App Business, del sito e-commerce Direct e della supervisione trasversale delle guidelines grafiche.
È stato molto interessante seguire un progetto fin dall’inizio e l’impegno è stato tale da lasciare una piccola parte di me in tutto ciò che ho realizzato.
In generale, mi sento legato a tutti i progetti che seguo. Persino le attività che inizialmente ritenevo più complesse o distanti dal mio profilo si sono rivelate utili, mi hanno portato ad approfondire diverse tematiche e hanno contribuito alla mia crescita professionale. In eNetworks ho avuto l’opportunità di confrontarmi con progetti differenti che mi hanno arricchito, accrescendo non solo le mie competenze tecniche ma anche le mie soft skills. Non mi reputo una persona statica, per cui entrare a far parte di realtà differenti mi ha sempre appassionato e stimolato.
Com’è stata la tua esperienza in smart working?
Per il mio team lo smart working ha portato ad un notevole incremento della produttività in termini di qualità, di risultati ottenuti e di tempistiche: le attività che di norma venivano svolte in una settimana, adesso le concludiamo nell’arco di pochi giorni.
Per chi come me si occupa dell’aspetto creativo di un progetto, un contesto di lavoro in open space non è sempre ottimale per rimanere concentrato. Lavorando da remoto, invece, riesco a fare fluire le idee con più semplicità e ad ottimizzare la gestione di attività urgenti, come la creazione di una sezione dedicata dell’APP o la realizzazione di un banner.
Ritengo sia migliorata la qualità della mia vita ed è stata un’esperienza talmente positiva che, qualora si tornasse ad un asset “vecchio stampo” esclusivamente in presenza, sarebbe difficile abituarsi nuovamente allo stile di vita precedente.
Cosa consiglieresti a chi decide di intraprendere il tuo stesso percorso?
Come in tutte le professioni credo che la passione e la perseveranza non debbano mai mancare. Sono un appassionato di informatica fin da quando ero bambino e, sia dedicandomici con costanza, sia formandomi in modo continuo, sono riuscito ad affrontare nuovi progetti e a raggiungere gli obiettivi che mi ero prefissato.
Nel mio caso l’esperienza sul campo è stata fondamentale e grazie ad un contesto aziendale che mi ha permesso di esprimere al meglio le mie potenzialità, oggi posso dire di svolgere il lavoro che amo.