Noureddine Ait El Fakir, Java Developer
Di origini marocchine e in Italia da oltre 17 anni, Noureddine è un Java Developer che, tra studio e lavoro si sta impegnando a raggiungere i suoi obiettivi.
Da quanto tempo lavori in eNetworks?
Il mio percorso all’interno di eNetworks è iniziato a novembre 2021, ricordo di aver visto su LinkedIn un annuncio interessante per il mio ruolo e ho inviato subito la candidatura. In poco tempo sono stato contattato dal reparto HR per il processo di selezione.
Quali attività svolgi e quali competenze hai acquisito in azienda?
Sono un Java Developer e attualmente mi occupo del Back End di diversi progetti per un importante partner in ambito Utility. In particolare, lavoro sui servizi e gestisco i terminali. Seguo in parte anche le applicazioni perché vorrei acquisire le skill sulla parte di Front End e avere così la possibilità di comprendere fino in fondo come questi due aspetti fondamentali dello sviluppo, comunicano tra loro.
Quali ritieni siano i vantaggi e gli aspetti positivi dell’esperienza lavorativa in eNetworks?
Ci sono diversi aspetti positivi nel lavorare in eNetworks che mi piacciono molto. Sicuramente la possibilità di alternare lo smart working al lavoro nella sede di Torino, perché riesco a confrontarmi dal vivo con i miei colleghi e conoscerli meglio.
L’attenzione che eNetworks rivolge alla formazione sia verso i propri collaboratori, sia attraverso progetti di crescita professionale coma la Tech-School. Per esempio, io frequento il programma dell’English Corner, un corso d’inglese sviluppato dall’azienda per permettere ai propri collaboratori di potenziare la conoscenza di questa lingua, ormai indispensabile in un contesto lavorativo come quello IT.
Mi ha colpito molto anche il clima che si respira durante gli eventi aziendali. In particolare, il #20withus, organizzato a dicembre per celebrare i 20 anni di eNetworks e per festeggiare il Natale, ha rappresentato per me la prima vera occasione per conoscere di persona molti membri dello staff e i colleghi, trascorrendo una piacevole serata, ricca di momenti di condivisione.
Come sta procedendo il tuo percorso a quasi un anno dall’ingresso in azienda?
Ad oggi, mi ritengo soddisfatto della mia esperienza. La programmazione Java mi appassiona, quindi posso dire di fare il lavoro che amo. Seguendo più progetti contemporaneamente, inoltre, ho la possibilità di conoscere ogni giorno nuovi aspetti del mondo IT e cercare di imparare quanto più possibile per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Tra le attività di cui ti occupi, ce n’è una in particolare che ti appassiona?
Dal punto di vista dei task assegnati, i progetti di Web Services a cui lavoro sono simili tra loro ma, uno in particolare mi stimola maggiormente perché ho avuto l’opportunità di seguirlo dall’inizio, vederlo evolvere e diventare sempre più articolato.
Negli altri casi, invece, seppure abbia seguito la stessa tipologia di attività con grande entusiasmo, svolgendo appieno il mio ruolo di Java Developer, si trattava di servizi già strutturati che ho contribuito a sviluppare.
Cosa consiglieresti a chi decide di intraprendere il tuo stesso percorso?
Il mio consiglio è quello di mettersi in gioco e di non arrendersi mai di fronte agli ostacoli. Il mondo IT è dinamico ed entusiasmante, ma possono verificarsi delle circostanze in cui non si è pronti a rispondere immediatamente alle esigenze del progetto.
A mio parere, la soluzione in quei casi è confrontarsi con i colleghi ed apprendere skill che consentano di gestire le criticità. Inizialmente può essere complicato perché occorre acquisire e applicare un vero e proprio metodo di lavoro, ma è fondamentale non solo per risolvere il singolo problema ma anche per affrontare le attività successive.