Il lavoro del futuro è digitale: l’offerta formativa e professionale di eNetworks

Negli ultimi due anni stiamo assistendo ad un momento storico complesso, caratterizzato da profonde trasformazioni all’interno di numerose attività produttive e in cui la pandemia da Covid-19 ha contribuito fortemente all’accelerazione dei processi di transizione digitale delle aziende italiane e di molti altri Paesi del mondo.
In questo scenario assumono un ruolo centrale proprio le nuove professioni digitali, che rappresentano una grande opportunità per giovani talenti del settore IT, i quali devono possedere Hard e Non-Technical Skills essenziali per gestire al meglio sia gli aspetti più prettamente operativi sia quelli personali e relazionali, in particolare nel lavoro in team.

Digital Transformation: opportunità di un modello aziendale digitale

La relazione DESI (Indice di Digitalizzazione dell’Economia e della Società), tramite cui la Commissione Europea monitora lo sviluppo digitale degli Stati membri dell’UE, nel 2020 poneva l’Italia al venticinquesimo posto per il livello di digitalizzazione della propria economia e società. Gli effetti della crisi pandemica, però, contribuiscono ad un cambio di rotta per cui molte PMI e grandi imprese stanno acquisendo maggiore consapevolezza sulla necessità di digitalizzarsi e attuare un modello aziendale più sostenibile. Durante l’emergenza Covid-19, infatti, molte aziende hanno dovuto affrontare un primo cambiamento verso questa direzione tramite la modalità di lavoro in smart working, la vendita dei prodotti online sul proprio e-commerce e la digitalizzazione di molte procedure relative ai servizi.

Queste misure rappresentano però solo la prima fase di un processo molto più ampio e radicale: la sfida delle aziende di ogni dimensione e settore sarà infatti quella di costruire un nuovo modello di business a partire dalla vision aziendale, apportando un cambio di mindset tra tutti gli attori coinvolti, dagli amministratori alle figure più junior. Ulteriori cambiamenti dovranno essere applicati in termini di processi interni delle società e di tutta la filiera produttiva; infine, conseguentemente alle trasformazioni appena citate, anche i prodotti e i servizi offerti dovranno essere improntati all’innovazione per garantire competitività sul mercato.

La trasformazione è già in atto: uno studio realizzato da Microsoft in collaborazione con The European House – Ambrosetti rileva che l’86% delle aziende coinvolte nell’indagine ha adottato misure volte alla propria digitalizzazione o ha avviato un processo per metterle in atto. Delle società a campione, il 42% ha già portato all’interno della propria realtà una cultura aziendale digitale: in particolare, il 24% ha inserito dei processi mirati all’ottimizzazione dell’utilizzo di strumenti digitali, mentre il 21% ha dato priorità alle competenze, di base e avanzate, necessarie alle risorse per creare valore in azienda.

Transizione digitale: le nuove professioni nel settore IT

Un’azione strategica e determinante per qualunque realtà che intenda digitalizzarsi è l’inserimento di persone altamente specializzate, in grado di rispondere efficacemente alle richieste del mercato in continua evoluzione. Occorre creare un nuovo modello che tenga conto non solo degli avvenimenti intercorsi nell’ultimo biennio ma anche delle previsioni sul mondo del lavoro nei prossimi anni.

Un quadro della situazione attuale inerente alle professioni IT viene fornito dall’Osservatorio delle Competenze Digitali (promosso da Aica, Anitec-Assinform, Assintel e Assinter Italia, in collaborazione con Miur e Agid), secondo cui il primo trimestre del 2021 ha registrato un aumento considerevole della domanda, pari al 29% in più dell’ultimo trimestre del 2020, con un incremento di circa 7.000 annunci di lavoro rispetto al trimestre precedente.

Con uno sguardo rivolto al futuro, invece, Unioncamere, tramite il proprio Sistema Informativo Excelsior, ha stilato delle previsioni a medio termine, da cui emerge che la digitalizzazione sarà tra i principali fattori di cambiamento che trasformeranno il mercato del lavoro nei prossimi cinque anni.

Tra il 2020 e il 2024 2,7 milioni di persone entreranno nel mondo del lavoro e, tra queste, a 1,5 milioni verranno richieste competenze digitali. Altro dato significativo di questa ricerca è che, del totale del fabbisogno di professionisti con digital skills, oltre 900.000 avranno un’elevata specializzazione tecnica.

In altre parole, il 56% delle opportunità lavorative del prossimo futuro prevederà digital skills per cui saranno richieste non solo le professioni già esistenti ma soprattutto quelle che si stanno affermando e si consolideranno nel mondo IT.

Le figure emergenti del Data Scientist, Big Data Analyst, Cloud Computing Expert, Cyber Security Expert, Business Intelligence Analyst e dell’AI System Engineer, ne sono l’esempio: un esercito di professionisti che guiderà la trasformazione del settore ICT.

Le nuove competenze richieste dal mercato: non più solo hard skills

L’avvento di nuove professioni ha determinato un cambiamento sulle hard e non-technical skills richieste ai professionisti del settore IT per garantire la massima competitività e mantenere elevati standard di qualità.

L’Osservatorio delle Competenze Digitali ha evidenziato le principali digital skills richieste dal mercato. A seconda del sottosettore di riferimento, sono necessarie specifiche competenze di tipo tecnico, per esempio l’interpretazione e correlazione dei dati per ottimizzarne il valore, ridisegnare sistemi, definire strategie, valutarne gli effetti e sviluppare architetture, sono solo alcune delle hard skills richieste a chi accede al mondo dei Big Data e del Cloud.

Non solo competenze tecniche però: le aziende ricercano professionisti “completi” con soft skills utili a favorire il lavoro in team sempre più caratterizzati da figure professionali diverse e appartenenti anche a generazioni differenti. Gestione dello stress, time management, proattività, comunicazione e capacità decisionale rappresentano degli importanti punti di forza di chi opera in questo settore.
Almeno l’80% delle aziende coinvolte nell’indagine dell’Osservatorio delle Competenze Digitali ha destinato un budget alla formazione per le proprie risorse: la formazione è il motore essenziale del cambiamento in atto.

La proposta formativa e professionale di eNetworks

Nei suoi oltre vent’anni di attività, eNetworks ha sempre attribuito un grande valore alla formazione. In questo scenario di transizione digitale e di nuove professioni ad alta competenza tecnologica, ha risposto alle richieste del mercato attuando un piano di formazione per giovani talenti, finalizzato alla creazione delle nuove figure professionali digitali. Il progetto sviluppato prende il nome di Tech-School e, ormai consolidato negli anni, rappresenta un punto di riferimento per neodiplomati e neolaureati in questo settore.

La sfida principale è quella di credere fortemente nei giovani talenti selezionati, i quali fin dal primo giorno di frequenza della Tech-School, diventano dei veri e propri eN-Worker, poiché assunti. Il percorso formativo prevede un primo periodo di didattica, in cui vengono trasmesse le Technical e Non-Technical Skills da docenti esperti. La seconda fase è incentrata sul training on-the-job, con esercitazioni in aula e l’applicazione concreta delle competenze acquisite per concludersi con un project work ed esame finale volto all’ottenimento della certificazione tecnica relativa al corso affrontato nei mesi precedenti.

Tramite questo approccio sinergico tra teoria e pratica, docenti e referenti HR hanno la possibilità di sviluppare il potenziale dei giovani talenti selezionati e incoraggiarli verso ciò per cui dimostrano una maggiore propensione.  Al termine del percorso all’interno della Tech-School, i nuovi eN-Worker sono pronti per essere inseriti all’interno dei teams di progetto di eNetworks, per completare la loro formazione aumentando le loro skills con applicazione delle competenze acquisite in contesti eterogenei e multinazionali, fino a diventare dei professionisti in ambito digitale.

Gli eN-Worker, infine, continuano ad essere seguiti e a crescere professionalmente sia tramite l’esperienza sul campo sia grazie ad un processo di formazione continua: un percorso che, associato alle attività operative, permette loro di diventare sempre più competenti, raggiungendo traguardi di eccellenza.

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