In informatica i processi ETL (Extract, Transform and Load) possono essere equiparati alla raccolta informazioni durante un caso investigativo. Il numero delle fonti, la natura dei dati e il loro formato, può spaziare dal digitale (intercettazioni, immagini, video), all’analogico (testimonianze, interrogatori), fino ad arrivare alle analisi di laboratorio. Il tutto deve essere raccolto, epurato da errori e quindi archiviato in un unico repository per completare l’indagine e portare alla risoluzione del caso. L’eterogeneità dei dati e la diversità delle fonti di provenienza sono quindi gli ostacoli maggiori che le aziende devono, in questa fase, affrontare. I benefici sono però chiari: maggiore controllo sui dati si traduce in azioni mirate per disegnare nuovi scenari di business, nuove opportunità che possono essere evidenziate solo da una precisa analisi delle informazioni già presenti in azienda e quelle che saranno in futuro raccolte. Per farlo occorre necessariamente dotarsi di software flessibili e scalabili, in grado di interfacciarsi anche con piattaforme evolute, vedi CRM ed ERP.
ETL per un reale vantaggio competitivo
Ma perché i processi ETL in informatica sono così importanti? Semplice, perché consentono di dare finalmente valore ai dati. Adottare una strategia data-driven integrando software e processi ETL permette all’azienda di aumentare sensibilmente il proprio vantaggio competitivo. È necessario però investire nella qualità del dato (operazione indispensabile) e di analizzarlo poi con strumenti di Business Intelligence. Il software ETL si incarica di creare un archivio centralizzato (data warehouse) continuamente aggiornato. Questi due fattori, centralità e aggiornamento, permettono la creazione di reportistica e scenari sempre in linea con quanto avviene nell’azienda, restituendo le migliori informazioni per prendere efficaci decisioni strategiche e operative.
Gli strumenti ETL permettono quindi di avere una struttura consolidata del dato, riducendo al contempo i tempi di risposta e favorendo l’elaborazione e la produzione delle analisi. Il vantaggio per il business è quindi duplice: da una parte una visione più centralizzata delle informazioni (ovvero dati a cui è stato aggiunto il valore dell’elaborazione) e dall’altra una maggiore reattività decisionale.
ETL: la scelta influisce sul business
Abbiamo visto come l’interazione di strumenti ETL e di Business Intelligence possano rispondere a domande anche molto complesse come la generazione di nuovi scenari di business. A monte, al momento di scegliere il software ETL più adatto, occorre quindi effettuare una scelta mirata per garantire sia la massima flessibilità di interazione con i software aziendali già installati, vista la presenza sul mercato di oltre 900 tipologie diverse di database, sia la scalabilità, fattore indispensabile per soddisfare eventuali maggiori richieste di spazio e potenza di elaborazione. In informatica, come sempre, uno dei fattori più importanti e la facilità d’uso degli strumenti, caratteristica questa che si riflette direttamente anche sul business. I software ETL più avanzati consentono, grazie a dashboard grafiche personalizzabili, la creazione di efficaci strumenti di analisi per il management, facilitandone l’adozione e incrementandone l’uso continuativo.
Processi ETL: 4 assi vincenti
Ma a chi ne trae vantaggio all’interno dell’azienda? Anche in questo caso la risposta è molto semplice: i responsabili dei centri decisionali. Controllo di gestione, marketing, produzione, assistenza, manutenzione, vendita, è difficile pensare a un settore che non possa essere “toccato” positivamente da processi che vanno a dare valore ai dati generati da transazioni, vendite, produzione, analisi web e così via. Pensiamo al valore di processi ETL sui big data del mondo scientifico e sanitario in particolare, resi finalmente fruibili a ricercatori sparsi in ogni parte del mondo grazie a potenti elaborazioni di Business Intelligence. O, in modo del tutto analogo, quale impatto abbia nel settore Fintech l’analisi di milioni di transazioni al secondo.
Il crescente numero di fonti da cui attingere i dati impedisce di fatto ai tradizionali database transazionali di poter rispondere efficacemente alle pressanti esigenze delle aziende data driven, che richiedono sempre più velocità e trasparenza nel trattamento delle informazioni. La possibilità di implementare velocemente nuovi processi, la misurazione dei medesimi, la loro replica e relativa condivisione sono i quattro assi che possono consegnare “la mano vincente” a qualsiasi azienda che voglia davvero innovarsi in modo competitivo affidandosi a strumenti ETL e di Business Intelligence.